LA BIBLIOTECA STORICA

LA BIBLIOTECA STORICA

Una raccolta libraria che comprende circa 5000 opere, tra monografie e periodici, a tema tecnico industriale, economico e giuridico, tra cui esemplari rari e di particolare pregio. Nel 2022 è stata riconosciuta dal Ministero della Cultura come bene di notevole interesse culturale.

Nata per esigenze di formazione e aggiornamento professionale delle maestranze tecniche, si è poi ampliata con volumi di interesse di diversi altri uffici, come quello legale, amministrativo, commerciale. Essa costituisce la testimonianza di un sistema aziendale che fin dalle origini prevede per gli ingegneri che dirigono gli impianti dell’acciaieria una costante formazione e aggiornamento tecnico-scientifico, affinché la prima grande industria siderurgica italiana possa competere con aziende internazionali del calibro di Krupp, Le Creusot e delle altre grandi forge europee. In Italia, paese che nel 1884 è ancora a vocazione agricola e dove la rivoluzione industriale di seconda generazione non è ancora arrivata, mancano figure professionali aventi esperienza e know-how necessari per l’installazione di moderni impianti e per la produzione massiccia di acciaio destinato alla fabbricazione di materiale bellico. Non a caso gli ingegneri chiamati a realizzare il nuovo complesso siderurgico ternano sono i francesi Constant Dodement e Bernard Pétot e il belga Cassian Bon. Nel 1884 Vincenzo Stefano Breda, presidente dell’acciaieria, ordina per i tre un viaggio di formazione presso le principali acciaierie straniere. Esperienza determinante sia per l’acquisizione di conoscenze fondamentali per la progettazione e l’avvio dell’impianto, sia per l’instaurazione di contatti e relazioni con gli stabilimenti francesi, inglesi e belgi che si sviluppano poi in fruttuose collaborazioni lavorative.

Nel corso del tempo la raccolta di volumi si amplia e la biblioteca diviene il centro di documentazione tecnico-scientifica dei dipendenti, almeno fino agli anni Settanta del Novecento. La maggior parte del patrimonio librario copre un arco temporale che va dal secolo XIX al 1960 circa, con la presenza anche di alcuni volumi del XXI secolo. Nella Biblioteca si trovano opere di valore, edite in Italia e all’estero, inerenti le attività connesse all’industria. I settori disciplinari maggiormente rappresentati sono la fucinatura, l’elettrotecnica, la fisica (meccanica, elettromagnetismo e ottica), il settore degli strumenti e apparecchiature di precisione, l’ingegneria militare e navale. Molte le pubblicazioni in lingua straniera: tedesco, inglese e francese.

A questo articolato patrimonio, infine, si affianca un piccolo nucleo di libri editi per la maggior parte nella metà degli anni Cinquanta, di svariati generi e a disposizione di tutti i dipendenti come spazio di dopolavoro aziendale, organizzato con servizi di prestito e spazi per la consultazione di libri da scegliere, leggere e restituire. Un’attenzione che, già all’epoca, poneva la fabbrica ternana all’avanguardia su scelte e temi che oggi sono parte essenziale del welfare aziendale.

Attualmente la biblioteca è ancora collocata nella sua sede originale, completa degli arredi dell’epoca come le eleganti lampade liberty, gli armadi e i tavoli di legno. Un’ampia sala all’ultimo piano di una palazzina coeva alla fondazione della fabbrica, dove Luchino Visconti nel 1969 gira alcune scene de La Caduta degli Dei. Nel 2016 vi si ospita la troupe Rai per la fiction dedicata a Nino Manfredi.