Avvento dell’energia elettrica

La polisettorialità: siderurgico, elettrico e chimico

Centrale idroelettrica di Marmore, anno 1931

Le innovazioni di fine Ottocento nel campo dell’elettrotecnica, quali motori e generatori elettrici e possibilità di trasporto a distanza dell’energia, permettono di utilizzare l’acqua del fiume Velino anche per la produzione di energia elettrica. Agli inizi del 1900 viene costruito un primo gruppo di centrali idroelettriche per fornire l’elettricità alla città di Terni e ai suoi opifici: sono le centrali denominate di Spoleto, Collestatte, Terni, Cervara e Papigno-Velino-Pennarossa.

La svolta nella produzione massiccia di energia elettrica avviene a partire dagli anni ’20, quando la SAFFAT, dopo la fine della Prima guerra mondiale, lancia un imponente programma per avviare la produzione di energia elettrica in grandi quantitativi, mirando all’autosufficienza energetica per lo sviluppo della produzione di acciai di alta qualità.

L’azienda, infatti, si è ormai trasformata in un complesso polisettoriale integrato siderurgico-elettrico-chimico, realizzato attraverso la costruzione di impianti idroelettrici e l’acquisizione di stabilimenti elettrochimici, cambiando la propria denominazione sociale in Terni Società per l’Industria e l’Elettricità, per antonomasia Società Terni.

In poco meno di un ventennio è realizzato un sistema di impianti idro-elettrici e opere idrauliche (ponti canali, bacini, dighe) per sfruttare l’acqua dei fiumi Nera, Velino e Vomano per produrre energia. Dodici centrali costruite in una vasta area compresa fra le regioni Umbria, Lazio e Abruzzo. Di tali impianti, le opere più notevoli sono la centrale di Galleto, fra le più grandi d’Europa, e le due imponenti dighe a gravità sul Turano e sul Salto, rispettivamente dell’altezza di settantaquattro e centoquattro metri.

La Società Terni, proprietaria della quasi totalità di impianti idroelettrici del sistema Nera-Velino, diviene una delle maggiori industrie elettriche nazionali, insieme alla Edison, la Sade (Società adriatica di elettricità), la SME (Società meridionale di Elettricità) e la SIP (Società idroelettrica piemontese). Assume quindi un ruolo essenziale nel sistema elettrico nazionale, cerniera di compensazione tra gli impianti idroelettrici alpini e quelli dell’Italia centrale. Le centrali alimentate dalle acque del Velino e del Nera hanno fatto la storia dell’industria idroelettrica del Paese e la Società Terni è stata, fin dalle origini, principale protagonista dello sfrutta-mento industriale delle risorse idriche.

Sottostazione elettrica a 150 kV di Monte Argento, anni ’50

Interno della centrale idroelettrica di Spoleto, anno 1928

Centrale idroelettrica di Cotilia, anni ’50

Centrale idroelettrica di Preci, anni ’40

Centrale idroelettrica di Monte Argento, anni ’50

Centrale idroelettrica di Spoleto, anno 1928

IMPIANTI IDROELETTRICI SUL NERA-VELINO
# Nome Anno messa in servizio – dismissione Bacino sfruttato Potenza (MW)
01Centrale di Galleto (TR)1928 - ancora attivaVelino derivazione Medio Nera326
02Centrale di Monte Argento (TR)1950 – ancora attivaVelino derivazione Medio Nera
03Centrale di Marmore (TR)1922 - 1944Velino derivazione Medio Nera
04Centrale di Collestatte (TR)1908 - 1944Velino derivazione Medio Nera
05Centrale di Spoleto (TR)1906 - 1944Velino derivazione Medio Nera
06Centrale di Terni1908 - 1944Velino derivazione Medio Nera
07Centrale di Papigno-Velino -Pennarossa (TR)1911 – anni ‘70Velino derivazione Medio Nera -Nera
08Centrale di Recentino (Narni)1958 – ancora attivaNera40
09Centrale di Cervara (TR)1906 - 1950Nera
10Centrale di Preci (Preci PG)1928 – ancora attivaNera10
11Centrale di TriponzoAnni ’50 – ancora attivaNera6,4
12Centrale di Cotilia (RI)1942 – ancora attivaVelino48
13Centrale di Sigillo (RI)Anni ’50 – ancora attivaVelino5,3
IMPIANTI IDROELETTRICI SUL VOMANO
# Nome Anno messa in servizio – dismissione Bacino sfruttato Potenza (MW)
14Centrale di Provvidenza (AQ)1949 – ancora attivaVomano141
15Centrale di San Giacomo (TE)1947 – ancora attivaVomano490
16Centrale di Montorio (TE)1955 – ancora attivaVomano110
17Centrale di Piaganini (TE)1959 – ancora attivaVomano1,2
IMPIANTI IDROELETTRICI IN COMPROPRIETÀ
# Nome Anno messa in servizio – dismissione Bacino sfruttato Potenza (MW)
18Centrale di San Sangro (CH)1953 – ancora attivaSangro72
19Centrale di Castell Giubileo (RM)1951 – ancora attivaTevere78
20Centrale di Nazzano (RM)1956 – ancora attivaTevere17
21Centrale di Ponte Felice (VT)1959 – ancora attivaTevere14,5
22Centrale di Baschi (TR)1963 – ancora attivaTevere98
23Centrale di Alviano (TR)1963 – ancora attivaTevere12

Legenda:
Nota relativa agli impianti in comproprietà: la centrale di San Sangro era in comunione al 50% con la Società Meridionale di Elettricità. Mentre le centrali sul Fiume Tevere erano state della Società Idroelettrica Tevere (SIT), di cui la Terni possedeva una quota del 50%.