Le macchine azionate dall’acqua
L’acciaieria è il primo opificio idraulico d’Italia
L’acqua in pressione, che arriva allo stabilimento attraverso il canale motore, aziona turbine, macchine a colonna d’acqua e compressori per la produzione di aria compressa. Inoltre l’energia idraulica è trasformata, attraverso tre turbi-ne Pelton, in energia elettrica, destinata in quell’epoca alla sola illuminazione dello stabilimento mediante lampade ad arco e ad incandescenza. In stabilimento le turbine sono tutte di tipo Girard ad asse orizzontale, ad eccezione di un motore Pelton da 20 cavalli. Esse muovono generalmente una sola macchina, una disposizione che rende indipendenti uno dall’altro sia i moto-ri, sia le officine. L’acqua a pressione e le turbine riescono quindi a sostituire i motori a vapore usati nelle fabbriche estere che, grazie allo sfruttamento del calore prodotto dalla combustione del carbon coke, trasformano per mezzo del vapore ottenuto l’energia termica in energia meccanica.
Per il funzionamento dei magli si pensa di utilizzare l’aria compressa, che risulta anche migliore del vapore poiché ha il vantaggio di non condensarsi. Si procede quindi con l’istallazione di sei compressori di tipo Dubois-François che producono ciascuno 8 metri cubi al minuto di aria compressa alla pressione di 5 atmosfere e mezza. Tale produzione non è sufficiente quando sono in funzione sia il maglio da 108 tonnellate che i magli più piccoli. Solo il grande maglio necessita, infatti, di 14 metri cubi per ogni colpo di mazza, con un ritmo anche di dieci o dodici colpi al minuto. Viene quindi realizzato un grande serbatoio di aria compressa capace di immagazzinare un totale di 1.000 metri cubi.
Per mantenere costante la pressione all’interno del serbatoio, si scava una vasca di carico di acqua alle falde della collina di Pentima che viene collegata al serbatoio mediante una con-dotta di ghisa di 600 millimetri di diametro. Il serbatoio è posato su un piano inclinato in modo tale da far corrispondere la parte più bassa con l’arrivo dell’acqua e la parte più alta con quella dell’aria dei compressori. La pressione dell’aria deve restare sempre corrispondente al dislivello fra il serbatoio d’aria e la vasca, quindi la pressione dell’aria nel serbatoio varia solamente se diminuisce l’altezza dell’acqua nella vasca profonda 6 metri, equivalenti a mezza atmosfera.
L’utilizzo dell’acqua è la soluzione più innovativa e ecologica del tempo. Nell’acciaieria di Terni l’impiego di combustibile fossile si limita al gas di lignite, per lo più estratta dalle miniere di Morgnano di Spoleto e Colle dell’oro di Terni, per l’alimentazione dei forni per la fusione dell’acciaio.
Le condotte nello stabilimento, anno 1933
Compressori ad aria, anno 1898
Macchine soffianti per i convertitori Bessemer, anno 1898