14 – ACCIAIERIA MARTIN 1

14 – L’ACCIAIERIA MARTIN 1

Anno 1886, alla presenza del Comm. Guglielmo Pucci, direttore generale delle costruzioni navali al ministero della Marina, in acciaieria si accendo per la prima volta i forni Martin Siemens (MS) per la produzione di acciai speciali di alta qualità destinati alla fabbricazione di materiali bellici. L’azienda è prima in Italia a dotarsi di questi impianti e nell’ottobre del 1886 si cola il primo lingotto di acciaio per realizzare piastre di corazzatura per le navi della Regia Marina. Il processo di produzione dell’acciaio al forno MS si sviluppa fra il 1864 e il 1868 in Francia, dai fratelli Emile e Pierre Martin, e in Inghilterra dai fratelli Karl Wilhelm e Frederick Siemens, già inventori dei rigeneratori di calore e del gassogeno a carbon fossile. Il forno MS è detto anche forno a suola aperta, poiché ha la suola direttamente esposta alla fiamma. È alimentato a gas, con carica o di sola ghisa, o ghisa e rottame di acciaio, o minerale di ferro e può avere la marcia sia acida che basica. La rimozione di carbonio, silicio e manganese avviene per ossidazione. Questo processo produttivo dell’acciaio rimane in uso fino agli anni ’60 del Novecento, poi sostituito con il convertitore a ossigeno Linz Donawitz e dal processo da rottame a forno elettrico. In azienda il reparto acciaieria Martin 1 è dotato di cinque forni MS da 22 tonnellate con quattro camere di recupero ciascuno. Il combustibile è ottenuto gassificando la lignite delle miniere di Spoleto in cinque gassogeni. L’acciaio colato in siviera, recipiente metallico a forma di secchio, è trasportato da una gru idraulica da 130 tonnellate. Il reparto si trova nell’area di fronte al lato ovest della palazzina dell’orologio (punto di interesse storico n. 7), nel grande fabbricato che ospita anche la fonderia getti acciaio (punto di interesse storico n. 9) e l’acciaieria Bessemer (punto di interesse storico n. 13). Nella zona situata a nord ovest del reparto ci sono due forni per la produzione di ferro pudellato, necessario nel processo di affinazione della ghisa. Nel corso del tempo il reparto si amplia e dopo il 1910, con la costruzione dell’acciaieria Martin 2 destinata alla produzione di acciaio per corazze (punto di interesse storico n. 27), la Martin 1 si specializza nella produzione di acciaio per artiglieria fino alla fine della Seconda guerra mondiale, quando l’azienda abbandona la produzione militare e passa a quella per uso civile.
Le ristrutturazioni impiantistiche degli anni ’50 portano ad un ammodernamento del servizio produzione acciaio, concentrando le tre acciaierie allora esistenti in un solo reparto collocato in un’altra zona dello stabilimento: l’acciaieria 3, dotata di 5 forni elettrici e un solo forno MS, per la produzione di acciai comuni, di qualità e speciali per la fabbricazione di profilati, lamierini magnetici, getti, stampati a caldo. Contemporaneamente viene demolito l’edificio della Martin 1.