11 – OFFICINA FORMATURA GETTI

11 – L’OFFICINA FORMATURA GETTI

Nel corso di una ristrutturazione generale dell’acciaieria avvenuta alla fine degli anni Venti che vede la realizzazione di nuovi reparti e l’ampliamento di quelli esistenti, il reparto fonderia getti acciaio (punto di interesse storico n. 9) si ingrandisce con la costruzione di un edificio per la formatura dei getti, situato in prossimità dell’officina modelli (punto di interesse storico n. 8). Il processo produttivo dei getti in acciaio consiste nel colare l’acciaio fuso in contenitori (forme) di terra con dentro dei modelli in legno che conferiscono al pezzo (getto) la sagoma desiderata. Una volta raffreddato il getto, si procede con l’estrazione e con le operazioni di pulizia e finitura. La formatura è l’attività di approntamento della forma realizzata utilizzando terra da fonderia, un impasto di sabbia di quarzo e argilla essiccato nelle stufe. Generalmente per la formatura si impiegano anche le staffe, telai di metallo, aperti sopra e sotto, entro i quali viene versata e costipata della terra da fonderia attorno al modello. Fino alla fine della Seconda guerra mondiale i prodotti principali della fonderia getti sono ruote di prora, dritti di poppa, assi portaelica: pezzi destinati alla costruzione delle più importanti navi da guerra della Regia Marina Italiana. Si fabbricano anche parti di macchinari ad uso interno come pignoni e volani per i treni di laminazione, ingranaggi, corone dentate e le spirali delle turbine da 50.000 HP della centrale idroelettrica di Galleto, distrutta dalle mine fatte esplodere il 10 giugno 1944 dalle truppe tedesche in ritirata. Il fabbricato dell’officina per la formatura dei getti è ancora oggi esistente e adibito a officine SAU.