Edificata nel 1885, un anno dopo la fondazione dell’azienda, è oggi uno dei fabbricati più antichi ancora presenti all’interno dello stabilimento.
In origine al pianterreno vi si installano gli impianti per la produzione di energia elettrica necessaria sia all’azionamento di carroponti, argani e altre macchine, sia all’illuminazione dell’intera fabbrica. Nel piano superiore ci sono le officine per le riparazioni meccaniche ed elettriche dei motori.
L’impianto per la produzione di corrente elettrica per forza motrice è costituito da 3 gruppi idroelettrici, ognuno composto da una turbina Pelton da 385 HP accoppiata ad un alternatore trifase da 330 V, più un gruppo dedicato esclusivamente all’azionamento di due mole Tasker dell’officina finitura corazze, formato da una dinamo a corrente continua da 240 V.
L’impianto per la produzione di energia elettrica destinata all’illuminazione è composto da 9 gruppi idroelettrici, ognuno dotato di una turbina idraulica Pelton e due dinamo accoppiate di lato a ciascuna turbina, che alimentano 660 lampade ad incandescenza, di varie potenze luminose, e 130 lampade ad arco dislocate in tutto lo stabilimento.
Ancora oggi la palazzina si caratterizza per la presenza di una torre quadrangolare merlata, sormontata da un orologio a 4 mostre, una su ogni lato della torre, con la funzione di scandire i cambi di turno, segnalati all’epoca da una sirena ad aria compressa, sostituita dopo la Prima guerra mondiale con una sirena elettrica.
Tra il 1915 e il 1920, gli impianti per la produzione di energia elettrica e le annesse officine per le riparazioni sono trasferiti presso la cabina del reparto acciaieria Martin 2. Al loro posto si installano dei compressori per i servizi di stabilimento, mentre i locali del primo piano sono adibiti a uffici.
Dalla seconda metà degli anni ’60 fino al 1988 la palazzina ospita la direzione generale e il bar aziendale. Oggi è sede di diversi uffici amministrativi.