La fonderia è una delle più antiche tecniche di lavorazione dei metalli. Consiste nel colare del metallo fuso in contenitori di terra (forme) con dentro dei modelli che conferiscono al pezzo (getto) la sagoma desiderata. La prima operazione di tale processo produttivo consiste nella realizzazione del modello, generalmente in legno, che rappresenta la sagoma che dovrà assumere il prodotto finale. Poi si procede con la formatura, l’attività di approntamento della forma realizzata utilizzando terra da fonderia, un impasto di sabbia di quarzo e argilla essiccato nelle stufe. Generalmente per la formatura si impiegano anche le staffe, telai di metallo, aperti sopra e sotto, entro i quali viene versata e costipata la terra attorno al modello. Infine si cola il metallo fuso e, una volta raffreddato, si procede con l’estrazione del getto. In azienda la produzione di getti in acciaio si avvia nel 1890 con l’istallazione del reparto fonderia (punto di interesse storico n. 9). Nell’officina modelli o modellisteria, presente al suo interno, si realizzano i modelli di legno necessari per fabbricare ruote di prora, dritti di poppa, assi portaelica e tutti gli altri pezzi destinati alla costruzione delle navi da guerra più importanti della Regia Marina Italiana. Negli anni successivi la fonderia si amplia e dopo lo scoppio della Prima guerra mondiale, probabilmente nel 1917, viene costruita una nuova officina modelli, di fronte al lato sud della fonderia. Un ampio edificio a doppia altezza il cui piano superiore è costituito da un ballatoio, con ampie finestre per garantire una buona illuminazione. Oggi il fabbricato è utilizzato come garage al cui interno si è conservata la bellissima scala a chiocciola in stile Liberty, in ghisa dipinta di rosso, di collegamento tra il piano terra e il ballatoio.
