3 – OFFICINA PROVE MECCANICHE

3 – OFFICINA PROVE MECCANICHE

Le prime notizie circa l’officina delle prove meccaniche risalgono al 1886. In un ordine di servizio datato 15 novembre di quello stesso anno, si legge che nei reparti acciaieria Bessemer (punto di interesse storico n. 13) e acciaieria Martin 1 (punto di interesse storico n. 14) si deve preparare, per ogni colata di acciaio fuso, un saggio da inviare all’officina per essere testato alle le prove di trazione, urto e flessione, necessarie al miglioramento della qualità delle produzioni. I saggi arrivano sotto forma di piccoli lingotti e come prima cosa vengono fucinati in un locale dove è installato un maglio ad aria compressa da 400 chilogrammi. Poi, nella grande sala dell’officina, sono ulteriormente lavorati con apposite macchine azionate da una turbina: tre seghe a nastro per il taglio di dischi e barrette, tre torni, una limatrice e una pialla verticale, una fresatrice circolare per sagomare i saggi ricavati da lamiere e profilati. L’elenco dei macchinari è accuratamente descritto nella monografia aziendale pubblicata nel 1898. Nella sala prove, adiacente all’officina, ci sono tre macchine per prova di trazione e flessione del tipo Graffenstaden e Creusot e una berta da 30 chilogrammi per le prove d’urto. Nel tempo l’officina ha subito ampliamenti e ammodernamenti, oggi è un moderno laboratorio prove meccaniche, situato ancora nella sua sede originale al piano terra di una delle palazzine più antiche presenti all’interno dello stabilimento.